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“…e una gran voglia di andare a parlare coi boschi e con il fiume…”

 

Parole semplici, la descrizione perfetta del mio desiderio di camminare dietro casa, le ascoltavo di continuo mentre studiavo le carte per un trekking sui nostri monti, impossibile ignorarne il richiamo…

I sentieri lassù aspettavano di essere percorsi, ma come legarli insieme, come dare un senso al mio camminare?

 

A gennaio in tv ho visto la breve anticipazione del film girato al mulino, un saluto al suo pubblico potente quanto il “ Grazieeeee !!! ” urlato in faccia a fine concerto… mi sono convinto che a quest’uomo andava reso un omaggio particolare, originale, memorabile.

 

Salire lassù per ringraziarlo era ormai diventata un’esigenza, e farlo a piedi avrebbe lasciato certamente qualcosa anche dentro di me…

 

Nessun dubbio:

la partenza dal civico 43 e l’arrivo alla porta verde…

E in mezzo? un percorso da inventare, mettendo in fila sentieri e strade,

boschi e prati, borghi e villaggi, monte e fiume…

 

 

Ho studiato un itinerario che toccasse i luoghi cantati o narrati da Francesco, che potesse farci vivere dentro una sua canzone, che ci facesse sentire come in un su libro, che ci permettesse di riscoprire la Bologna cittadina, fatta di portici e piazze, e la Bologna “fuori porta”, S. Luca e le colline che invitano a proseguire, verso la montagna e i boschi, verso quel mulino.

 

Passare da Monte Sole per non dimenticare, toccare Grizzana Morandi per i suoi luoghi dipinti, salire a Montovolo con i suoi borghi antichi, camminare nei boschi dell’ ultima tappa, la discesa finale al ponte sul Limentra… e finalmente poter bussare alla porta verde…

 

A marzo ho coinvolto Roberto tramite la sua “Bologna Trekking”, e non ha dovuto pensarci troppo…

 

Insieme abbiamo cercato altri compagni di viaggio, lanciando la nostra proposta con una pagina Facebook dedicata all’evento:

fra marzo e giugno hanno aderito in tanti, in tanti hanno dovuto restare esclusi , alcuni si sono dovuti ritirare, altri li hanno sostituiti: non è stato facile accontentare tutti e tenere conto delle tante necessità

ma abbiamo ricevuto sostegno ed incoraggiamento in ogni momento.

Abbiamo fatto sopralluoghi e verificato alcuni tratti di sentieri franati o a noi sconosciuti, abbiamo concordato prezzi e menù presso le strutture che ci avrebbero ospitato, incontrando persone disponibili che hanno creduto nella nostra iniziativa e ci hanno agevolato, poi finalmente è venuto il momento di coinvolgere Lui…

 

Alla festa per la Cirenaica centenaria, a inizio giugno, abbiamo consegnato a mano la nostra lettera e spiegato a voce la nostra idea, la nostra intenzione di rendergli un omaggio particolare…

e da quel momento l’estate è sembrata eterna.

Il 2 ottobre abbiamo organizzato un prologo alla trattoria

“Da Vito”, una cena propiziatoria piuttosto energetica ed altamente alcolica …

ma la mattina dopo tutti puntuali alla partenza, tutti con la stessa voglia di partire!

 

Il resto sono passi uno dopo l’altro, sentimenti estremi, panorami mutevoli, note e rime, cibo e vino rosso… e persone, grandi persone unite dal numero 43 inciso sulle bandane legate agli zaini.

 

L’ accoglienza al Mulino, l’entrata del Maestro, la sua stretta di mano, il suo complimento ai miei figli, il sorriso e lo sguardo emozionato (ed emozionante) di mia moglie che mi dice “ ce l’hai fatta, ecco il TUO sogno lungo il suono…”

 

(Luca Calandriello)